Istituto Sandro Pertini
la scuola di domani per i giovani di oggi
L'Istituto paritario Sandro Pertini da sempre integra la didattica digitale con le metodologie tradizionali per offrire una scuola di domani ai giovani di oggi, per essere sempre al passo con i cambiamenti. l'Istituto paritario Sandro Pertini di Nocera Inferiore, si rende, sapientemente, interprete della realtà nella quale la scuola si colloca, delle contraddizioni dei tempi moderni dell’importanza di fornire ai giovani un futuro adeguato ed una professionalità al passo con le esigenze del mercato del lavoro, offre un’opportunità di crescita culturale e di qualificazione professionale quanto mai duttile e pertanto vicina alle variegate esigenze, personali, lavorative e logistiche, dei propri allievi. La scuola si presenta in continua crescita, ogni anno si arricchisce di nuove classi, di nuovi corsi, di nuove offerte didattico-educative, di attività progettuali e di stage.
«amici carissimi, non fate solo domande pertinenti, ma anche impertinenti: io mi chiamo Pertini... »
L'Istituto paritario Sandro Pertini, prende il nome dal grande politico, giornalista e partigiano italiano. Fu il settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985, il secondo socialista (dopo Giuseppe Saragat) a ricoprire la carica. La sua costante presenza nei momenti cruciali della vita pubblica italiana, nelle situazioni piacevoli come nei momenti difficili, è stata probabilmente uno dei motivi della sua grande popolarità. Spesso è stato definito come il "presidente più amato dagli italiani", ricordato per l'amore verso l'Italia, per il suo carisma, per il suo modo di fare schietto e ironico, per l'onestà, per l'amore verso i bambini (a cui prestava molta attenzione durante le visite giornaliere delle scolaresche al Quirinale) e per aver inaugurato un nuovo modo di rapportarsi con i cittadini, con uno stile diretto e amichevole («amici carissimi, non fate solo domande pertinenti, ma anche impertinenti: io mi chiamo Pertini... »). La schiettezza e la pragmaticità di Pertini si riflesse inoltre anche nella sua azione politica ed istituzionale, facendolo apparire come un presidente che puntava alla concretezza, rifiutando compromessi e imponendosi con il suo rigore morale. Il giornalista Indro Montanelli, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 27 ottobre 1963, scrisse: «Non è necessario essere socialisti per amare e stimare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità.»
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